AUTORE: Jean-Luc Bannalec
TITOLO: Natura morta in riva al mare
PAGINE: 307
EDITORE: Piemme
16,90 €
VOTO: 7/10
Jean-Luc Bannalec scrive sotto pseudonimo e divide il suo tempo tra la Germania e la Bretagna. A giugno 2013 è uscito per l'editore tedesco Kiepenheuer & Witsch il suo secondo romanzo: una nuova indagine del commissario Dupin.
Georges Dupin è un parigino trapiantato in Bretagna da tre anni, a seguito di uno scandalo che ha provocato da commissario nella capitale francese.
In pieno luglio si ritrova alle prese con un nuovo caso, molto importante: Pierre-Louis Pennec, direttore del Central e capostipite di una delle famiglie più importanti
della cittadina di Pont-Aven sia dal punto di vista economico per l'hotel, sia dal punto di vista storico-artistico.
La nonna Marie-Jeanne aveva avuto l'onore di ospitare e di conoscere per vari anni alcuni famosi artisti, come Gauguin, che le hanno donato alcuni quadri.
E durante le indagini avvengono vari colpi di scena, facendo ruotare tutto intorno alla storia passata...
Così si scopre che la signora Lajoux, governante del Central, ha una relazione da tempo con Pennec;
il testamento redatto dal notaio Denis esclude il fratello André da tutta l'eredità,
e il figlio Loic con la moglie Francine ricevono "solo" l'hotel e altri due immobili...
Ma c'è un segreto che nessuno osa svelare, nemmeno al commissario... un segreto che potrebbe essere così importante da essere il movente....
Questo romanzo giallo mi ha catturata moltissimo!
Dupin è un commissario molto freddo, sulle sue, ma che sotto sotto si lascia coinvolgere emotivamente e in grado di provare emozioni forti, come l'amore...
É un personaggio molto scorbutico e inavvicinabile, ma comincia a lasciarsi andare per la simpatia nei confronti dell'assistente Nolwenn e della professoressa dell'università di Brest, Marie Morgane Cassel, che viene consultata per una perizia artistica di rilevante importanza...
Come viene detto anche nel libro, si giunge ad un punto nell'inchiesta, in cui si nota chiaramente qualcosa che non quadra: tutti quanti vogliono istituirsi come osservatori delle volontà di Pennec, ma chi sta mentendo?
E qui entra in atto la squadra di Dupin, che lavorando duramente riesce ad effettuare scoperte sensazionali... I personaggi sono ben creati, e nulla viene lasciato al caso. Le descrizioni sono state realizzate in modo da donare un'immagine realistica di tutto l'ambiente, e da creare un volto personalizzato per ciascuna figura.
La particolarità di questo libro è l'unione delle caratteristiche del genere giallo con numerosi elementi artistici e storici, riguardanti la storia della Scuola di Pont-Aven, frequentata negli ultimi anni dell'Ottocento da pittori più o meno conosciuti.
L’indagine attorno all’omicidio, pur complessa, coinvolgente e serrata (dura in tutto quattro giorni, che corrispondono ai capitoli del libro), non è l'unico argomento al centro del racconto. Il mare, il vento dell’Atlantico, la vegetazione, i repentini mutamenti atmosferici, la natura della Bretagna, sono gli altri elementi della vicenda e riflettono chiaramente l’amore dell’autore per quella terra.
Ho dato solamente un 7 a questo libro, perché non l'ho sentito più di tanto mio. La storia è grandiosa, ma è talmente distante da una realtà fattibile, che non sono riuscita a immedesimarmi.
Non so se sia stata colpa del fatto che il protagonista era uomo e che nascondesse le proprie emozioni anche a se stesso, e che quindi non ci siano state neanche le possibilità per mettersi nei panni di qualcun altro... Non lo so davvero spiegare, ma la sensazione che mi è rimasta è proprio questa, di vuoto..
Quindi, consiglio "Natura morta in riva al mare" a chi ama l'arte, la Bretagna con i suoi paesaggi e cultura, e i gialli pieni di suspance e di colpi di scena, ma mi permetto di consigliare un'altra lettura a chi è abituato a leggere romanzi rosa o a chi preferisce lasciarsi coinvolgere dalle emozioni!
ciao... Tag-premio per te e il tuo blog!!
RispondiEliminahttp://chicchidipensieri.blogspot.it/2013/12/tag-premio-natalizio.html
buone feste!!