Ciao a tutti! :)
Sono finalmente tornata dalle mie settimane di intenso e faticoso lavoro di comprensione del tedesco in Germania :) ma ho visto che siete rimasti tutti nelle buone mani della cara e vecchia Ross!
Avrei dovuto scrivere questa recensione prima di partire, ma ho deciso di prendermi un pochino di tempo per riflettere sulla mia lettura, che nonostante la semplicità con cui è scritto, rimane pur sempre un libro che tratta un argomento difficile e contorto.
TITOLO: Alla fine di un lungo inverno
AUTORE: Emma Woolf
EDITORE: Tea
PAGINE: 249
14 €
VOTO: 8.5/10
Emma Woolf è pronipote di Virginia Woolf. Ha studiato all'Università di Oxford e ha lavorato in una casa editrice londinese prima di diventare giornalista freelance. Scrive per The Independent, Harper's Bazaar, Red, Grazia, The Times, e The mail on Sunday.
La sua rubrica settimanaale "An Apple a Day" sul Times è uno degli appuntamenti più seguiti del giornale. Alla fine di un lungo inverno è il suo primo libro.
"Ti domandi che cosa ci sia in te che non va? É soltanto uno tsunami, Em... Nelle tue profondità dev'essersi scatenato un terremoto, perciò aspetta di vedere come e dove si assesterà.
Concordo con te che il senso di colpa è inutile e che arriva un momento in cui bisogna smettere d'incolpare l'anoressia, o i nostri difetti, o le relazioni passate, o la paura. Lo tsunami interiore chiede di essere ascoltato, e forse affrontato. In seguito sarai in grado di vederlo per quello che è... In questo momento ti trovi su un gradino davvero insidioso, però ti garantisco che proseguendo incontrerai molti altri gradini. Potresti considerare di permettere a qualcuno di aiutarti a saltare sul prossimo. "
Un libro che più che romanzo, è un diario. Ma un diario di riflessioni, considerazioni e possibilità. Pieno di obiettivi per la vita e pensieri su ciò che è già successo, e ciò che succederà.
Questo diario è un'autobiografia, nulla di falso, nulla di impossibile.
Ci sono spiegazioni scientifiche, statistiche, ma anche racconti di viaggi grandiosi con il suo fidanzato, incontri con medici, persone e avvenimenti importanti della sua vita. Esattamente come nella vita reale.
L'unica differenza con le nostre vite, è che lei ha un obiettivo principale non poco semplice. Vuole recuperare parte del tempo "mangiato" dall'anoressia, e non ne vuole assolutamente perdere altro per questa malattia insidiosa, da cui sta cercando di prendere le distanze.
" < Quest'anno intendo abbattere le mie barriere, lasciare che Tom mi ami, e accettare più rischi. [...] É arrivato il momento di lasciarsi andare>. Sì, è arrivato il momento di lasciarmi andare, di arrischiarmi a vivere le mie emozioni, d'imparare a vivere nel mondo reale, aprirmi ad altre persone, permettere a me stessa di "partecipare". "
Ho trovato quest'autobiografia scritta in un modo ammirevole, e si nota la penna giornalistica dell'autrice per il descrivere i fatti con i pro e contro, e fornendo sempre informazioni ulteriori. L'autrice ha svolto un lavoro esemplare, aggiungendo emozioni e commenti personali, cose che di solito un giornalista non è tenuto ad inserire. Così facendo, l'autobiografia ha potuto raggiungere la definizione di romanzo, prendendo anche caratteri molto personali per quanto riguarda i giudizi e le opinioni.
Penso sia un libro utile da leggere, soprattutto per le persone che vivono situazioni anche solo lontanamente simili alle sue, per aver la possibilità di considerare tutto ciò che Emma ha avuto il coraggio di svelare e raccontare nel suo libro.
Sono finalmente tornata dalle mie settimane di intenso e faticoso lavoro di comprensione del tedesco in Germania :) ma ho visto che siete rimasti tutti nelle buone mani della cara e vecchia Ross!
Avrei dovuto scrivere questa recensione prima di partire, ma ho deciso di prendermi un pochino di tempo per riflettere sulla mia lettura, che nonostante la semplicità con cui è scritto, rimane pur sempre un libro che tratta un argomento difficile e contorto.
TITOLO: Alla fine di un lungo inverno
AUTORE: Emma Woolf
EDITORE: Tea
PAGINE: 249
14 €
VOTO: 8.5/10
Emma Woolf è pronipote di Virginia Woolf. Ha studiato all'Università di Oxford e ha lavorato in una casa editrice londinese prima di diventare giornalista freelance. Scrive per The Independent, Harper's Bazaar, Red, Grazia, The Times, e The mail on Sunday.
La sua rubrica settimanaale "An Apple a Day" sul Times è uno degli appuntamenti più seguiti del giornale. Alla fine di un lungo inverno è il suo primo libro.
"Ti domandi che cosa ci sia in te che non va? É soltanto uno tsunami, Em... Nelle tue profondità dev'essersi scatenato un terremoto, perciò aspetta di vedere come e dove si assesterà.
Concordo con te che il senso di colpa è inutile e che arriva un momento in cui bisogna smettere d'incolpare l'anoressia, o i nostri difetti, o le relazioni passate, o la paura. Lo tsunami interiore chiede di essere ascoltato, e forse affrontato. In seguito sarai in grado di vederlo per quello che è... In questo momento ti trovi su un gradino davvero insidioso, però ti garantisco che proseguendo incontrerai molti altri gradini. Potresti considerare di permettere a qualcuno di aiutarti a saltare sul prossimo. "
Un libro che più che romanzo, è un diario. Ma un diario di riflessioni, considerazioni e possibilità. Pieno di obiettivi per la vita e pensieri su ciò che è già successo, e ciò che succederà.
Questo diario è un'autobiografia, nulla di falso, nulla di impossibile.
Ci sono spiegazioni scientifiche, statistiche, ma anche racconti di viaggi grandiosi con il suo fidanzato, incontri con medici, persone e avvenimenti importanti della sua vita. Esattamente come nella vita reale.
L'unica differenza con le nostre vite, è che lei ha un obiettivo principale non poco semplice. Vuole recuperare parte del tempo "mangiato" dall'anoressia, e non ne vuole assolutamente perdere altro per questa malattia insidiosa, da cui sta cercando di prendere le distanze.
" < Quest'anno intendo abbattere le mie barriere, lasciare che Tom mi ami, e accettare più rischi. [...] É arrivato il momento di lasciarsi andare>. Sì, è arrivato il momento di lasciarmi andare, di arrischiarmi a vivere le mie emozioni, d'imparare a vivere nel mondo reale, aprirmi ad altre persone, permettere a me stessa di "partecipare". "
Ho trovato quest'autobiografia scritta in un modo ammirevole, e si nota la penna giornalistica dell'autrice per il descrivere i fatti con i pro e contro, e fornendo sempre informazioni ulteriori. L'autrice ha svolto un lavoro esemplare, aggiungendo emozioni e commenti personali, cose che di solito un giornalista non è tenuto ad inserire. Così facendo, l'autobiografia ha potuto raggiungere la definizione di romanzo, prendendo anche caratteri molto personali per quanto riguarda i giudizi e le opinioni.
Penso sia un libro utile da leggere, soprattutto per le persone che vivono situazioni anche solo lontanamente simili alle sue, per aver la possibilità di considerare tutto ciò che Emma ha avuto il coraggio di svelare e raccontare nel suo libro.
Restate attenti: ci saranno presto nuovi aggiornamenti!
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